Un gioco di bambini. La ricomparsa del volto, del sorriso e del “settete” dei genitori entro sette secondi dal “bu bu” fa battere le mani ai bambini e li fa prorompere in un grido di gioia. Oltre i sette secondi inizia la paura. Più il tempo passa e più la paura aumenta. Fino a divenire, nei casi più penosi –dove diavolo è finita quella signora con cui stavo giocando- incontenibile e perenne. Fino a trasformare i bambini in adulti-bambini disperati, che tenteranno di trovare un senso illusorio di pace e sollievo innestando nel cuore e nella mente di altri uomini la loro paura.
Qualcuno si decida a dire “settete” ai governanti del mondo.

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