Esistono nel corso di una seduta momenti di vuoto siderale, in cui non si può far altro che restare seduti in silenzio dialogando col vuoto, in attesa di un’idea. Che poi in genere arriva, preceduta da uno sbadiglio e accompagnata da un grugnito dell’analista, un farfugliamento che suona pressapoco come “non era lui la luce, ma la testimoniava”.

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