P: “Ho la testa nelle nuvole…ieri ho comprato un pollo arrosto…l’ho pagato, me ne sono andato…e l’ho lasciato lì. Me ne sono accorto quando sono arrivato a casa”.

A: “Ha appena iniziato la sua psicoterapia con me e sta cercando di assicurarsi la mia benevolenza… Non avendo un agnello da scannare, ha sacrificato il pollo. Come rito propiziatorio”.

P: “Mi viene in mente che da bambino eseguivo davvero riti propiziatori… Anche con il cibo… Affinché mia madre tornasse a casa e non mi lasciasse solo”.

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