P: “Vedo un enorme granchio con due grandi chele… c’è una scaletta che guida verso la bocca… io la sto salendo… mi divorerà… ora sono salito… ma sono sopra… il granchio è un disco volante, e io lo sto pilotando…”.

A: “Così come con i suoi genitori, anche nel rapporto con me non vede terze vie tra l’essere catturato, divorato e sottomesso, e il tentare di sottomettermi e di pilotarmi. Ma lei stesso ha il sospetto di aver preso un granchio”.

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